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Kimono Su Misura

Dall’antica tradizione giapponese Il kimono è una sorta di vestaglia a forma di T che ricopre il corpo dal collo alle caviglie e con maniche lunghe. Le maniche sono così lunghe da raggiungere anche 50 cm di ampiezza! L’intera veste fascia tutta la persona, con la parte sinistra che si poggia sulla destra ed è fissata con una grande cintura, chiamata Obi, che si lega dietro la schiena.

Solitamente veniva realizzato in seta filata a mano, di cui grandi rettangoli vengono assemblati insieme. Si poteva trovare anche in broccato o rinzu (satinato giapponese). Lo scopo? Nascondere le forme del corpo!

Questo abito è stato da sempre influenzato dal vestiario cinese e solo nel VIII secolo in Giappone prese piede la moda dell’indossare il kimono. Inizialmente veniva indossato sotto le sembianze di un semplice grembiule chiamato Mo. Poi, col passare delle dinastie, le modalità di tessitura, realizzazione e colorazione cambiarono..

Guardando tutta la storia giapponese, c’è da puntare i riflettori sul periodo Heian. Questo è senza dubbio il periodo florido per il risveglio delle arti e dell’estetica. Il colore inizia ad essere più importante degli abbellimenti e qualcosa come 200 leggi regolavano le combinazioni tra colori.

C’è da dire che i giapponesi sentono da sempre una connessione profonda con Madre Natura e, per questo, gli accostamenti venivano attentamente studiati per rispettare ogni stagione. Ad esempio, in inverno il kimono era di norma rosso sotto e bianco sopra. In primavera si giocava con il lilla fuori ed il blu sotto. Il primo vestito che viene indossato è il Kosode, mentre quello più esterno è il Karaginu, chiamato poi Uchikake.

Perché questa storia del sopra e sotto? Sembra proprio che nell’antico Giappone più abiti indossava una donna più era alto il suo rango. Un esempio chiarissimo è il jūnihito-e, il kimono della dama di corte che contava ben 12 abiti! Si poteva, comunque, arrivare ad indossarne anche 20.

Tradizionalmente parlando, le donne nubili indossano un kimono con maniche estremamente lunghe che toccano quasi terra e si chiama Furisode.
I kimono autentici si realizzando come la tradizione comanda: si estraggono da un singolo rotolo di stoffa chiamato tan, largo circa 35 cm e lungo circa 11,5 m.Originariamente i kimono venivano cuciti e decorati a mano. I motivi degli ornamenti potevano essere uguali o alternati e si realizzano con pasta di riso, pittura a mano o con lo shibori, una tecnica che consiste nell’immergere la stoffa in una vasca di tintura e manipolarlo, per creare una fantasia unica.

 

IL  KIMONO,un progetto Sartoriale a 360°personalizzabile su misura.
Scegliendo il tessuto, il modello e lo stile il Kimono prende forma, acquista la personalità di chi lo indossa.
Rivolgendoti al mio Atelier verrà progettato il tuo Kimono su Misura!

CONTATTA la mail fabianagabellini@gmail.com

Da Milano fashion Week al Premio Angeli

Il Tema delle Creazioni di Fabiana Gabellini è sempre stato “Arte da indossare “ l’Unione delle Arti e lo scambio-collaborazione tra artisti del territorio , ha avuto inizio alla Milano fashion week nel 2012 che segna il debutto internazionale della Stilista –Artista con il suo Brand Sartoriale Fabiana Gabellini Madetomeasure . Location storica Il Palazzo delle Stelline dove l’organizzazione Cool Hunter Italy ha presentato Stilisti Emergenti del Made in Italy con la direzione di Elio Fiorucci.
Fabiana presentava la sua prima Collezione indipendente , dal titolo le “Dejeuneur sur l’herbe” dopo anni di collaborazioni con aziende del territorio ; Abiti unici , senza tempo con un ambientazione provocatoria che richiamava il famoso quadro di Manet , ideata con l’Artista Pesarese Arianna Mamini.
Sucessivamente la partecipazione ad altri eventi di rilievo nel territorio quali Festival Italia Uzbekistan di Aida Abdullaeva , AltaRoma invitata dalla famosa stilista del gioiello Marina Corazziari presso Villa Brasini , Il Fuorisalone del Mobile a Tortona Milano organizzato da Cool Hunter Italy in cui ha stretto una collaborazione con la interior designer Gianna Tedeschini ,fino all’ultima partecipazione in ordine cronologico alla Mostra Premio Angeli di cui approfondiamo l’argomento.

Venerdì 16 giugno si è inaugurato all’ Alexander Museum La Mostra -Premio Angeli ideata e diretta da AidaAbdullaeva artista e grande personalità nel mondo delle Arti , icona e Musa nel mondo dell’Arte internazionale , che aveva organizzato a novembre 2016 il festival Italia –Uzbekistan con enorme successo.
Un’ Evento di grande rilievo e risonanza che ha visto protagonisti Artisti del panorama Mondiale tra i quali Miguel Acosta Lara con la sua Arte digitale , Airin Eddie con i suoi abiti tradizionali del Kenia resi attuali , Natasha Hart sportiva che ha ricevuto la Fiaccola alle olimpiadi , Paola Zannoni con le sue opere pittoriche dalla tela alla seta , Francesca Guidi artista dei Led , Sladana Krstic…che ha proposto un defilèè con le sue creazioni realizzate per il Museo Archeologico di Napoli , tanti altri tra poeti , cantanti , scrittori , e artisti significativi….

Fabiana Gabellini con le sue Creazioni sartoriali dal titolo Arte da indossare si riconferma , presentandosi indossando un Capo in anteprima della sua ultima collezione ispirato a Klimt e collaborando con Paola Zannoni attraverso l’utilizzo delle Sete tratte dall’Opera “Eden for You per l’abito kimono e della seta tratta dall’opera “Rosso Valentino “ per un outfit in stile Romantico riprodotto sia per la Mamma che per la Figlia che da il via al nuovo progetto , in esposizione fino al 29 giugno.
L’amore per l’arte e l’unione delle arti in amicizia , per valorizzare ogni creazione e condividere senza competizione è alla base dell’organizzazione di questo Premio che sta riscuotendo moltissimo successo in tutto il mondo seguito molto anche a livello mediatico e che rimarrà aperto tramite l’esposizione delle Opere degli Artisti fino il 29 giugno presso la Galleria degli specchi nel noto hotel Alexander Museum di Pesaro del Conte e grande Artista Alessandro Marcucci Pinoli .

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